Aggressioni e legalità: la battaglia del sindaco di Vieste

Un episodio di violenza colpisce la famiglia del sindaco, ma la lotta per la legalità continua.

Un episodio di violenza inaspettato

Recentemente, la città di Vieste è stata scossa da un episodio di violenza che ha coinvolto il padre del sindaco, Giuseppe Nobiletti. L’anziano, quasi ottantenne, è stato aggredito mentre si trovava in compagnia di amici nei pressi del porto. L’aggressore, un uomo di circa sessant’anni, ha colpito l’anziano con pugni al volto, provocandogli un trauma cranico. Questo episodio non è isolato, ma rappresenta l’ennesimo atto di violenza legato a questioni di abusivismo edilizio nella zona.

Le radici dell’aggressione

Secondo quanto riportato dal sindaco, l’aggressore sarebbe il proprietario di un immobile abusivo che il comune ha fatto abbattere due anni fa. Da quel momento, la famiglia Nobiletti ha subito minacce e aggressioni verbali. Il sindaco ha dichiarato che non è la prima volta che lui e i suoi familiari sono oggetto di intimidazioni da parte di soggetti legati a situazioni di illegalità. Questo clima di paura e violenza è inaccettabile e mette in luce la necessità di una maggiore protezione per chi lotta per la legalità.

La risposta delle autorità

Il sindaco Nobiletti ha prontamente denunciato l’episodio ai carabinieri, sottolineando l’importanza di non cedere di fronte a minacce e violenze. La sua determinazione a continuare la battaglia per il ripristino della legalità è un messaggio forte e chiaro. “Non mi fermerò nella mia attività politica e di ripristino di ogni forma di legalità”, ha affermato, evidenziando il supporto della sua famiglia in questa difficile lotta. La comunità di Vieste deve unirsi per affrontare questi problemi e garantire un ambiente sicuro per tutti.

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