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Il festival “Mi fa un baffo il gatto nero” si svolgerà il 16 e 17 novembre presso il Teatro della Croce Rossa Italiana a Roma. Questo evento, giunto alla sua quarta edizione, ha come obiettivo principale quello di combattere le false credenze e le superstizioni che circondano alcuni animali, in particolare i gatti neri, spesso associati a sfortuna e malefici. La manifestazione è stata ideata dalla giornalista Federica Rinaudo, che cura anche la direzione artistica, e si propone di sensibilizzare il pubblico sull’importanza di conoscere e rispettare tutte le specie animali.
Ad aprire il festival sarà un convegno intitolato “Mondo Pet: Prima, durante e dopo di noi”, in collaborazione con l’Istituto Nazionale Tributaristi. Durante questo incontro, esperti del settore discuteranno di temi cruciali come la fiscalità per gli animali, i diritti legali e sanitari, e le responsabilità degli adottanti. Relatori di spicco, tra cui tributaristi, notai e veterinari, offriranno una panoramica completa su come gestire al meglio la relazione con i nostri amici a quattro zampe, evidenziando l’importanza di una corretta informazione per evitare malintesi e pregiudizi.
Il festival non è solo un’opportunità per discutere di temi seri, ma anche un momento di festa e celebrazione. Il 17 novembre, in occasione della Giornata Mondiale del Gatto Nero, si svolgerà una serie di eventi artistici e culturali, tra cui spettacoli teatrali e musicali. La partecipazione di sportivi e personaggi del mondo dello spettacolo, come Stefano Pantano e Alessia Scortechini, contribuirà a dare ulteriore visibilità all’iniziativa. L’ingresso sarà gratuito, ma i partecipanti sono invitati a portare cibo o accessori da donare ai rifugi per animali, creando così un legame di solidarietà con le creature più vulnerabili.
“Mi fa un baffo il gatto nero” non è solo un festival, ma un vero e proprio movimento per l’inclusione e il rispetto degli animali. Attraverso attività ludiche, artistiche e informative, l’evento mira a sfatare miti e leggende che danneggiano gli animali e a promuovere una cultura di amore e rispetto. La manifestazione si propone di educare il pubblico, incoraggiando una visione positiva e inclusiva nei confronti di tutte le specie, indipendentemente dalle superstizioni che le circondano.
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