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Ogni anno, durante le festività natalizie e di Capodanno, si ripresenta un problema serio per i proprietari di animali domestici: il terrore causato dai botti. Cani e gatti, animali notoriamente sensibili ai rumori forti, possono subire gravi conseguenze psicologiche e fisiche a causa delle esplosioni. Molti di loro reagiscono con paura, cercando di fuggire, il che può portare a incidenti fatali. È fondamentale che i proprietari siano consapevoli di questi rischi e adottino misure preventive per proteggere i propri amici a quattro zampe.
In risposta a questa problematica, l’associazione Lav ha lanciato la campagna #bastabotti, chiedendo un divieto nazionale per l’uso di botti e fuochi d’artificio. La petizione è indirizzata ai massimi esponenti del governo, tra cui la premier Giorgia Meloni e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. L’obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sull’importanza di proteggere non solo gli animali, ma anche le persone, che ogni anno subiscono ferite a causa di esplosioni accidentali. Nel 2024, si sono registrati 274 feriti, un aumento preoccupante rispetto all’anno precedente.
Oltre ai danni causati agli animali e alle persone, i botti di Capodanno hanno un impatto significativo sull’ambiente. I fuochi d’artificio rilasciano nell’atmosfera sostanze inquinanti che contribuiscono al deterioramento della qualità dell’aria e al cambiamento climatico. I residui dei botti, come cartucce e petardi non esplosi, inquinano il suolo e le acque, creando un ulteriore problema ecologico. È essenziale che la società prenda coscienza di questi effetti collaterali e consideri alternative più sostenibili per festeggiare, come spettacoli di video mapping o concerti all’aperto.
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