Verona accoglie i cani nei musei: un passo avanti per la pet policy

Un’iniziativa innovativa per i visitatori

La città di Verona ha recentemente concluso una sperimentazione di un anno che ha permesso ai visitatori del Museo di Storia Naturale di esplorare le sue sale espositive in compagnia dei loro cani, a patto che fossero tenuti al guinzaglio. Questa iniziativa ha riscosso un grande successo, con oltre 100 cani che hanno visitato il museo senza creare disagi agli altri visitatori. Grazie a questa esperienza positiva, l’amministrazione comunale ha deciso di ampliare la pet policy, estendendo l’accesso ai cani anche ad altri musei comunali, ad eccezione della Galleria d’Arte Moderna.

Regole per garantire un’esperienza serena

Per garantire un’esperienza piacevole e sicura per tutti, sono state stabilite alcune regole fondamentali. I cani devono essere sempre tenuti al guinzaglio e, se di piccola taglia, possono essere trasportati in zaini o borse. È essenziale che i proprietari rispettino gli altri visitatori e mantengano l’igiene durante la permanenza all’interno dei musei. Queste norme saranno applicate anche in altre sedi storiche e culturali di Verona, come l’Arena, la Tomba di Giulietta e il Museo di Castelvecchio, a partire dal nuovo anno.

Un passo verso il benessere animale e umano

L’assessora alla Cultura, Marta Ugolini, ha dichiarato che l’iniziativa è stata accolta con entusiasmo e che le richieste da parte dei visitatori sono in costante aumento. L’obiettivo è quello di allinearsi con le pratiche già in atto nelle principali città italiane ed europee, dove l’accesso ai cani nei luoghi pubblici è sempre più comune. Inoltre, la pet policy prevede anche che i dipendenti dei musei possano portare i propri cani in ufficio, favorendo un ambiente di lavoro più sereno e produttivo. Tuttavia, per farlo, è necessaria l’autorizzazione del dirigente e il rispetto di specifiche condizioni, come la vaccinazione e la copertura assicurativa del cane.