Controlli sui negozi di animali: sanzioni per lavoro irregolare

I finanzieri sanzionano un venditore di cuccioli per lavoro in nero durante la fiera

Il controllo dei negozi di animali

Negli ultimi anni, la vendita di animali domestici ha suscitato un crescente interesse, ma con questo aumento è emersa anche la necessità di garantire che tali attività siano condotte nel rispetto delle leggi vigenti. Recentemente, i finanzieri del Comando provinciale hanno intensificato i controlli sui negozi di animali, scoprendo irregolarità significative. Durante la fiera “Esotika Pet Show” a Pordenone, un negoziante di Rovigo è stato trovato a vendere cuccioli di cane senza rispettare le normative, sollevando interrogativi sulla legalità di tali pratiche.

Vendita di cuccioli e violazioni delle normative

Il negoziante, originario di Napoli, ha attirato l’attenzione delle Fiamme Gialle mentre esponeva i suoi cuccioli al pubblico. La vendita di animali in fiere è regolamentata da specifiche leggi che mirano a proteggere il benessere degli animali e a garantire che i venditori operino in modo etico. La scoperta della vendita di cani di piccola taglia senza le necessarie autorizzazioni ha portato a sanzioni severe. I controlli non si sono limitati alla vendita, ma si sono estesi anche alla situazione lavorativa dei dipendenti del negozio.

Irregolarità nel lavoro: la scoperta dei finanzieri

Durante l’intervento, i finanzieri hanno scoperto che il titolare del negozio impiegava tre lavoratori italiani senza un regolare contratto di lavoro. Questa pratica, oltre a essere illegale, mette a rischio i diritti dei lavoratori e contribuisce a un mercato del lavoro irregolare. La sanzione comminata all’imprenditore è stata una maxi sanzione con diffida, il cui importo sarà determinato dall’Ispettorato del lavoro. Le sanzioni per ogni lavoratore irregolare possono variare da 1.950 euro a 11.700 euro, un chiaro segnale che le autorità stanno prendendo sul serio la questione del lavoro nero.

Il contesto dei controlli nel settore animale

Questi eventi non sono isolati. Dall’inizio del 2024, i controlli effettuati dai finanzieri nel Friuli Occidentale hanno portato alla scoperta di 253 lavoratori in nero e 33 irregolari nella sola provincia di Pordenone. Inoltre, 139 datori di lavoro sono stati sanzionati, con la proposta di sospensione per 59 attività. Questi dati evidenziano l’importanza di un monitoraggio costante nel settore della vendita di animali, per garantire non solo il rispetto delle normative, ma anche la protezione dei diritti dei lavoratori e il benessere degli animali.

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